Skip to main content

Sonnolenza dopo un rapporto sessuale, come evitarla

 
 

Un rapporto sessuale è un connubio di elementi complessi e complementari tra loro, dove vengono coinvolti sia l’aspetto fisico che l’ambito psicologico.

Al termine di questo atto si può poi osservare un consecutivo rilascio endocrino nel sistema linfatico dei soggetti finalmente appagati.

A seconda del momento in cui l’atto sessuale viene osservato, si possono rilevare delle caratteristiche salienti riassumibili in questo articolo.

 
 

L’attività e l’amplesso sessuale

L’impulso che può esser scintilla scatenante l’attività sessuale può avere due origini: può trattarsi di una sollecitazione di tipo endogeno, ma pure anche di una sollecitazione di tipo esogeno.

Mentre il primo impulso è caratterizzato dal piacere derivante sia dal ricordo delle esperienze sessuali pregresse che dall’eccitazione provocata da fantasie proprie, lo stimolo di carattere esogeno ha origine dalla percezione che ci restituiscono i nostri sensi, e quindi ciò che stuzzica principalmente la nostra vostra vista, il vostro olfatto e il vostro tatto.

Tutto inizierà con l’accelerazione congiunta del vostro battito cardiaco e della vostra frequenza respiratoria, impegnate nel fornire l’energia necessaria a far affluire il sangue ai genitali.

Raggiunta l’affluenza sanguigna massima, essa si manterrà per un determinato periodo, soggettivo da persona a persona, affinché il piacere vi possa perdurare in maniera costante.

Lo scopo è di arrivare ad un climax tale per cui ne scaturirà l’eiaculazione maschile e la risposta femminile in contrazioni regolari e multiorgasmiche.

Durante la fase di risoluzione, cioè il periodo che decorre dall’avvenuto coito, potrete notare che i vostri genitali perderanno vigore a causa del deflusso sanguigno, a cui seguirà il lento ritorno alla posizione di quiete iniziale.

É da ora che si manifesterà il cosiddetto “periodo refrattario“, di durata estremamente soggettiva, dove il corpo abbisognerà di un tempo indefinito per il recupero e la predisposizione ad un nuovo atto sessuale.

 
 

Possibili effetti di un rapporto sessuale

Recenti studi hanno fatto emergere un parallelismo tra gli effetti derivanti dal fare sesso e gli effetti derivanti dall’assunzione di droghe, poiché ad essere toccati sono gli stessi circuiti cerebrali.

Al pari della fruizione dello stupefacente desiderato c’è solo il piacere legato alla ricerca del partner ideale.

Sebbene il consumo delle due cose sia estremamente diverso, in entrambi i casi, una volta soddisfatto il bisogno, c’è il rilascio di dopamina che è un neurotrasmettitore deputato alla ricompensa e alla gratificazione.

Ferma restando l’importanza contraccettiva rivestita dall’uso del contraccettivo, all’interno del liquido seminale sono contenute sostanze (come prostaglandine ed estrogeni) aventi proprietà antidepressive. Un vero toccasana per chi è coinvolto in una relazione stabile e duratura.

E potrebbe proprio dipendere dalla natura del rapporto (se duraturo o fugace) il possibile effetto depressivo da parte della donna al termine dell’amplesso. Le cause sono tutt’ora oggetto di studi.

Certamente anche l’effetto di ANTIEMICRANIA è noto e risaputo, e solo per questo fare sesso dovrebbe essere la prima opzione per la cura immediata e naturale dei dolori cefalei.

E se da una parte l’attività sessuale può provocarvi amnesie transitorie, dall’altra può contribuire a migliorare la memoria, aumentando la produzione di connessioni neurali nella zona dell’ippocampo. Questo attualmente è per i topi, poiché per gli uomini gli studi sono in svolgimento.

L’azione calmante che segue l’amplesso è tuttavia comune tra cavie ed esseri umani, poiché si registra un rilassamento della pressione arteriosa.

Altra cosa è l’effetto soporifero che l’eiaculazione scatena soprattutto nel genere maschile: grazie al rilascio di serotonina ed ossitocina, l’uomo viene successivamente colto da una sorta di torpore chimico, con buona pace delle relative partner.

 
 

Stanchezza successiva per bassi livelli di serotonina

La serotonina, un neurotrasmettitore più comunemente noto come l’ORMONE della FELICITÀ, è una sostanza endocrina prodotta simultaneamente sia dal cervello che dall’intestino.

La sua peculiarità principale è quella di diffondere una sensazione di benessere che ci permette di poter affrontare le continue avversità quotidiane.

La sua produzione può essere stimolata sia attraverso il consumo di alimenti fitoterapici, sia attraverso l’assunzione di determinate vitamine e minerali.

Trovano utilità sia la Rhodiola Rosea titolata Rosavin, sia la Griffonia, che contiene già naturalmente il triptofano, che non è altro che il precursore della serotonina.

Nel processo di conversione che intercorre tra l’assunzione del precursore triptofano alla produzione vera e propria del neurotrasmettitore serotonina può esser utile assumere magnesio e vitamine del gruppo B, soprattutto la B6.

L’assunzione di Griffonia può essere d’aiuto anche in presenza di una lieve depressione, essendo in grado di modificare l’umore anche in pochissimi minuti.

Pertanto il consumo di Griffonia congiuntamente alla Rhodiola Rosea permetterà di ottenere il miglioramento dell’umore ambito e, una volta raggiunto anche il livello di serotonina desiderato, mantenere la sola fruizione della Rhodiola con il supporto del magnesio e della vitamina B6.

 
 

Migliorare la durata e l’energia durante i rapporti

La sonnolenza dopo aver fatto l’amore è del tutto naturale ma può provocare problemi di coppia se il partner non raggiunge l’orgasmo e vorrebbe nuovamente un rapporto o desidera un’effusione più duratura.

Questo innesca nell’uomo un basso livello di autostima e la sua incapacità di soddisfare il partner lo può mettere a disagio rendendo complessa una situazione in cui ci si sente già molto affaticati e privi di energia.

Se poi la libido si abbassa e l’effetto sonnolenza aumenta risulta difficile poter avere un secondo rapporto dopo pochi minuti.

Generalmente questo dipende da persona a persona, ma come abbiamo già accennato, peggiora con l’aumentare dell’età e se tra la coppia non c’è più quell’affiatamento ed eccitazione come nei primi tempi è necessario porre rimedio migliorando le prestazioni fisiche.

Se si è sovrappeso, il consiglio numero uno è fare attività fisica per aumentare la resistenza. Occorre poi valutare il corretto apporto energetico e variare se necessario l’alimentazione. Esistono in commercio dei validi integratori naturali che possono contribuire a migliorare le capacità e prestazioni sessuali. Non parliamo di pastiglie “magiche” blu, veri e propri medicinali che necessitano di un parere medico prima di assumere.

Un prodotto efficace si chiama Testolan. La sua composizione è qui indicata:

Integratore per rapporti sessuali
Trigonella
Tribolo terrestre
Acido D-Aspartico (DAA)
Radice Maca
Radice di ginseng coreano
Ashwagandha (ginseng indiano, withania somnifera)
Semi di melograno
Magnesio
Fosfatidilserina
Vitamina E
Pepe nero

La composizione di questi ingredienti, privi di effetti collaterali, combatte la carenza di testosterone, aumentando forze, energie ed erezione durante il rapporto sessuale.
Una confezione è composta da 120 capsule. Dopo il primo mese è possibile vedere già i risultati.

migliori prestazioni sessuali
 
 

3 pensieri su “Sonnolenza dopo un rapporto sessuale, come evitarla”

  1. Ho 40 anni e non ho mai avuto problemi a letto. Ultimamente la stanchezza dopo aver fatto l’amore con mia moglie si fa sentire più del dovuto. Ho poche energie e la cosa mi fa un pò paura, mi fa sentire poco macho e qualche paranoia viene. Mia moglie dice di non preoccuparsi e secondo lei è lo stress dovuto a lavoro e figli. Sarà anche vero, ma sto pensando di correre ai ripari inziando a prendere qualche integratore per aumentare un pò non tanto la passione ma la resistenza.

  2. Secondo me o ce l’hai o non ce l’hai. Non è un problema di passione ma di forza ed energia. Io non mi sono mai sentito stanco dopo il sesso, appagato sì ma non distrutto. Quando avevo vent’anni alcuni miei amici mi dicevano che si addormentavano in un batter d’occhio dopo aver consumato. E’ per quello che dico che non importa essere giovani o avere una certa età, se sei scarico di tuo lo sarai sempre.

  3. Mi ci rivedo in questo contesto, per me è peggio di un sonnifero. Mi stanco come se avessi fatto una maratona. E invece sono stati 5 minuti di forte passione. Il problema non è tanto la mia compagnia che si lamenta, sono io che vorrei “ma non posso”. Mi conforta il fatto di non essere l’unico.

I commenti sono chiusi.

error: