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Reflusso e stanchezza dovuta a problemi di stomaco o intestinali

La stanchezza è il campanello di allarme per il preludio a diverse malattie. Se dovessimo fare un elenco il cui esordio è contrassegnato dalla stanchezza non basterebbe un intero sito.

Dal punto di vista medico, per capire le vere cause della stanchezza, bisognerebbe verificare se la tiroide è interessata, se il sistema immunitario è interessato, se i globuli bianchi hanno dei valori corretti, se il rapporto linfociti neutrofili sia esatto.

Tra le tante cause della stanchezza mattutina, oltre alla pressione bassa di cui molte donne soffrono e all’insonnia, esistono due motivi che affliggono molte persone: una digestione non corretta, ovvero un malassorbimento intestinale dovuto a colite o reflusso gastroesofageo.

Stomaco e pancia sono spesso correlati con stati d’ansia e preoccupazioni, due fattori che inducono allo stress provocando irritazioni, infiammazioni e acidità.

Colite e stanchezza

Un italiano su 3 soffre di questo disturbo. Bisogna innanzitutto curare il proprio stile di vita con una corretta alimentazione. La colite è una patologia del colon, dell’ultima parte dell’intestino, che si infiamma provocando una sintomatologia molto fastidiosa. La peristalsi intestinale viene alterata provocando diarrea o stitichezza, per cui una paralisi dell’intestino.

Le cause da annoverare in primis sono quelle di origine emotiva. Il fattore stress gioca un ruolo fondamentale; chi mangia di corsa, non riesce a rilassarsi, è sempre di fretta per via di una vita dal ritmo troppo elevato ha maggiori rischi di soffrire di colite. Le cause possono essere anche di natura organica. Una insaputa intolleranza al lattosio o al glutine possono col tempo generare una sindrome colitica.

I sintomi
– dolore addominale
– gonfiore e meteorismo
– dissenteria

Evitare:
cibi elaborati che contengono conservanti.
Se dovesse presentarsi il sintomo della dissenteria, evitare i dolci come la cioccolata e le caramelle e frutta lassativa come prugne, pere e kiwi. Privilegiare durante i pasti patate e carote.

In caso di meteorismo, evitare legumi, bevande gassate e cibi ricchi di lievito come pizza o torte.
Se il sintomo invece è la stitichezza meglio privilegiare frutta e verdura, cereali integrali e lo yogurt.

Per ridurre la stanchezza si possono adottare alcuni rimedi naturali che aiutano ad attenuare i vari sintomi. Sono da inserire nell’alimentazione quotidiana:

  • il finocchio o semi di finocchio
  • erbe calmanti come melissa o valeriana
  • il tarassaco che aiuta nella funzionalità epatica
  • ottimi antinfiammatori come Aloe o integratori ad azione detossinante

E’ colite nervosa?

La sindrome dell’intestino irritabile è un problema che colpisce principalmente l’intestino crasso (colon). Può causare crampi, gonfiore, gas, diarrea e/o stitichezza.

È una disfunzione, il che significa che l’intestino non funziona correttamente. In questa condizione, i nervi e i muscoli dell’intestino sono molto sensibili. Ad esempio, i muscoli intestinali si contraggono eccessivamente quando si mangia.

Queste forti contrazioni possono causare dolore e diarrea subito dopo o dopo un pasto. Oppure i nervi possono essere eccessivamente sensibili alla distensione intestinale (ad esempio a causa del gas), che può causare crampi, formicolio o dolore.

Solo una minoranza di persone con colite nervosa ha dei sintomi gravi. Alcune persone possono gestire i loro sintomi migliorando la nutrizione, lo stile di vita e lo stress. I sintomi più gravi possono essere trattati con farmaci e consulenza medica professionale.

La sindrome dell’intestino irritabile non provoca cambiamenti nel tessuto intestinale né aumenta il rischio di cancro del colon-retto.

Stanchezza da reflusso gastroesofageo

Il reflusso, ovvero la risalita del contenuto dello stomaco dall’esofago, colpisce molte persone al giorno d’oggi.
Avere il reflusso acido anche di notte può portare a dormire male, con conseguenze come sonnolenza diurna e stanchezza.
I sintomi sono anzitutto il bruciore alla bocca dello stomaco, nella parte alta dietro lo sterno. Altri sintomi sono il rigurgito, la bocca amara e l’alitosi. In casi di reflusso gastroesofageo prolungato si possono manifestare sintomi atipici che riguardano organi diversi dall’apparato digerente come il dolore toracico.

Come intervenire?

Anche qui i problemi legati all’alimentazione o di natura emotiva sono da considerarsi i più frequenti.
Sarà necessario rivolgersi al medico per pianificare una corretta dieta e una terapia farmacologica per bloccare la secrezione acida. In aggiunta, è consigliabile intervenire sulla respirazione svolgendo tecniche rilassanti che possono ridurre lo stress.

In ogni caso, per non favorire il reflusso occorre stare attenti a:

  • non eccedere con i caffè, thè, menta o cioccolata
  • non sdraiarsi subito dopo i pasti
  • non mangiare velocemente
  • evitare pomodoro e brodo di carne

Di notte, per favorire la digestione e sentirsi più leggeri è consigliabile dormire sul lato sinistro:

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