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Stanchezza mentale e perdita di memoria creano disturbi di concentrazione

La spossatezza può essere causa o conseguenza di una difficoltà o mancanza di concentrazione, che rende complicato ricordare ciò che ci è necessario nella vita di tutti i giorni: i nomi delle persone che non incontriamo spesso, la strada per andare in qualche posto o così via. E il problema colpisce indistintamente giovani e anziani.

Esistono però moltissimi rimedi che possono aiutare a migliorare la propria memoria, e sono per la maggior parte semplici da mettere in atto. Innanzitutto, bisogna dire che la memoria può essere influenzata da moltissimi fattori, alcuni dei quali sono immutabili, come la genetica o l’età, mentre altri possono essere controllati, come lo stress, l’abuso di alcool o l’alimentazione sbagliata.

Dal punto di vista fisiologico, la memoria è influenzata principalmente dai neurotrasmettitori, delle molecole che si trovano nel cervello e che consentono lo scambio di informazioni tra i neuroni. L’alterazione, in qualità o quantità, di queste molecole e dei loro recettori specifici può facilmente essere causa di un’alterazione della memoria.

Poca memoria: cosa mangiare

Per quanto riguarda l’alimentazione, ad esempio, bisogna fare attenzione a mantenere nella dieta un’adeguata quantità di grassi buoni come gli omega3: tali sostanze, infatti, sono fondamentali per il corretto funzionamento dei neurotrasmettitori. Le diete a basso contenuto di grassi, dunque, possono contribuire a causare problemi di memoria in quanto non abbastanza ricche di omega3. Non bisogna dimenticare l’importante ruolo delle proteine, che servono per creare i neurotrasmettitori: alcuni studi hanno dimostrato come un’alimentazione priva degli specifici amminoacidi precursori della dopamina possa causare problemi di memoria e di orientamento nello spazio. Infine, è necessario anche un adeguato consumo di carboidrati, che rappresentano il carburante privilegiato del nostro cervello.

Vuoti di memoria e stanchezza: fattori determinanti

Lo stress può avere un effetto negativo sulla memoria, dal momento che causa una perdita dei neurotrasmettitori troppo veloce per essere compensata dall’organismo. Si tratta di una situazione che può essere affrontata mediante l’uso di specifici integratori, a patto però che rimanga una condizione temporanea. Al contrario, anche una stimolazione inadeguata del cervello può causare problemi di memoria: quando la circolazione sanguigna nel cervello non viene stimolata sufficientemente, infatti, si ha un ridotto rilascio di dopamina.

Inoltre l’esposizione a sostanze chimiche o tossiche, inclusi alcuni medicinali, può causare problemi di memoria: esistono infatti diverse sostanze in grado di danneggiare i recettori dei neurotrasmettitori, come ad esempio l’alcool o le droghe ricreative. In questo caso, dunque, il livello della dopamina risulta normale ma non vi sono abbastanza recettori in grado di legarla.

Anche la depressione può causare problemi di memoria: la depressione, infatti, spesso causa un’alterazione nei livelli o nei recettori della serotonina, molecola precursore di molti altri neurotrasmettitori tra cui la dopamina. Se i livelli di serotonina sono alterati, dunque, è molto probabile che lo siano anche quelli di dopamina.

Per combattere la spossatezza mentale e recuperare le energie, dunque, è necessario comprendere il problema sottostante e porvi rimedio: se il problema persiste dopo aver ridotto le fonti di stress e dopo aver migliorato la propria dieta, infatti, sarà opportuno consultare il medico, che potrà prescrivere degli integratori specifici per favorire la sintesi dei neurotrasmettitori.

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