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Mi sto esaurendo e mi sento a pezzi: cosa si rischia se non si interviene

Ormai viviamo nell’epoca della velocità, in un mondo in cui ogni giorno bisogna competere con tutti, sia a lavoro che nella vita privata. Per avere successo bisogna stare sempre al passo coi tempi, rispettare le scadenze, dimostrarsi migliori dei nostri competitors, dare il massimo risultato nel tempo più breve possibile.

Questo ritmo di vita è spesso troppo intenso e può apportare una condizione di forte stress. Se non si agisce in fretta, questo stato può peggiorare ulteriormente, arrivando ad un esaurimento.

I disturbi più comuni di questo peggioramento consistono nel sentirsi angosciati, pessimisti, facilmente irritabili. A livello fisico, ci si affatica subito e si hanno spesso mal di testa, calo dell’appetito, problemi gastrici e dolori muscolari.

Le cause di questo stato sono essenzialmente legate a fattori di stress, come una carriera universitaria pesante, un lavoro troppo intenso, un divorzio, un lutto. Tuttavia, non è facile comprendere a fondo quale sia il proprio stato psicofisico preciso, ma si tratta di una questione fondamentale per capire come rispondere.

Come abbiano detto ci sono molte ragioni per cui potresti sentirti esausto o esaurito, alcune delle quali possono includere:

  1. Stress: lo stress cronico può causare stanchezza e una sensazione di esaurimento.
  2. Mancanza di sonno: la privazione del sonno può causare stanchezza e affaticamento.
  3. Malattie o condizioni mediche: alcune malattie croniche come la fibromialgia, l’apnea del sonno e il diabete possono causare stanchezza.
  4. Alimentazione: una dieta poco equilibrata o carente di nutrienti può causare affaticamento e stanchezza.
  5. Stile di vita sedentario: la mancanza di esercizio fisico può causare stanchezza.
  6. Cambiamenti ormonali: i cambiamenti ormonali durante la gravidanza o la menopausa possono causare stanchezza e affaticamento.
  7. Problemi psicologici: la depressione, l’ansia e altri problemi psicologici possono causare stanchezza e affaticamento.
  8. Farmaci: alcuni farmaci possono causare stanchezza come effetto collaterale.

Se ti senti esaurito, è importante cercare di identificare la causa sottostante e cercare il supporto medico appropriato. Potresti considerare di parlare con il tuo medico di base o con uno specialista, come un medico dello sport o un medico del sonno, per determinare la causa del tuo esaurimento e trovare il trattamento appropriato. Inoltre, adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e il riposo sufficiente, può aiutare a ridurre l’affaticamento e migliorare la salute in generale.

Esistonoi tre diversi stati psicofisici che un periodo di forti tensioni può indurre.

1. Esaurimento emotivo

L’esaurimento emotivo è uno stato psicofisico generalmente indotto da uno sforzo intenso e prolungato nel tempo, che può essere dovuto al lavoro o allo studio, oppure ad una forte tensione emotiva. Spesso l’esaurimento sopraggiunge se tutti questi sforzi non vengono riconosciuti e apprezzati.

I sintomi più comuni consistono in una grande stanchezza sia mentale che fisica, insonnia, irritabilità, difficoltà nella concentrazione e perdita di entusiasmo per la vita. A lungo andare, potrebbe sfociare in un vero collasso e sfinimento emotivo, dal quale è difficile uscire.

Per combattere questo esaurimento emotivo è bene innanzitutto prendersi una pausa, come qualche giorno di vacanza. Poi bisognerebbe ristrutturare le proprie giornate e la propria attitudine agli impegni. Una buona abitudine è quella di organizzare nel dettaglio ogni giornata, assicurandosi di riuscire a ritagliare un pò di tempo da dedicare a sè stessi, con attività che aiutino a scaricare le tensioni.

Inoltre, non ci si dovrebbe mai porre un obiettivo troppo grande, perchè sembra irrealizzabile. Piuttosto, è bene “spezzarlo” in tanti piccoli step da completare più facilmente, tenendo sempre presente che la perfezione non può mai essere raggiunta.
Infine, un consulto da uno specialista può essere un valido aiuto in queste situazioni.

2. Esaurimento nervoso

Anche l’esaurimento nervoso è spesso causato da uno sforzo ripetuto nel tempo, ma anche da una situazione improvvisa – magari un lutto o un trasloco – che la mente classifica come traumatica o catastrofica. In questo caso il disagio psicologico è molto marcato, in quanto l’esaurimento si manifesta come depressione, prospettive future negative, pensieri suicidi, pianto, insonnia.

Può capitare anche alle persone più forti e più stabili ed è una situazione delicata che è difficile da chiarire per chi la vive. Un progressivo miglioramento si può avere trovando del tempo per sè stessi, occupandosi di attività piacevoli, ma un consulto da uno psicoterapeuta potrebbe essere davvero di aiuto, per vedere le cose da una prospettiva più realistica. A lungo andare, infatti, un esaurimento nervoso può aggravarsi o ripetersi nel tempo, diventando logorante.

3. Crollo psicologico

Il crollo psicologico è dovuto allo stress del lavoro, all’ansia da prestazione e alla paura di non farcela. Chi ne è vittima perde fiducia in sè stesso, si sente immotivato perchè crede di non essere all’altezza dei suoi compiti o delle aspettative altrui.

Altri sintomi sono perdita di appetito, nervosismo, incapacità di controllare le emozioni.

Un crollo psicologico può essere una condizione debilitante che richiede tempo, supporto e cure appropriate per il recupero. Ecco alcuni passaggi che possono aiutare a recuperare da un crollo psicologico:

  1. Richiedi supporto: parla con amici o familiari di fiducia o cerca il supporto di un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Una terapia individuale o di gruppo può aiutare a esplorare i tuoi pensieri e sentimenti, imparare nuove abilità di coping e sviluppare strategie per gestire lo stress e l’ansia.
  2. Prenditi cura di te: cerca di mantenere uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e il riposo sufficiente. Evita sostanze che possono influire sulla tua salute mentale, come l’alcol e le droghe.
  3. Prenditi del tempo per te stesso: trova attività che ti piacciono e che ti aiutano a rilassarti, come leggere un libro, ascoltare musica o praticare la meditazione. Prenditi del tempo per te stesso ogni giorno e cerca di concentrarti sul momento presente invece di preoccuparti del futuro o del passato.
  4. Crea una routine: creare una routine quotidiana può aiutare a fornire una struttura e un senso di normalità nella tua vita. Cerca di mantenere orari regolari per i pasti, il sonno e l’esercizio fisico.
  5. Cerca di ridurre lo stress: identifica le fonti di stress nella tua vita e cerca di ridurle o eliminarle, se possibile. Utilizza tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per aiutarti a gestire lo stress e l’ansia.
  6. Sii gentile con te stesso: è importante ricordare che il recupero da un crollo psicologico richiede tempo e pazienza. Sii gentile con te stesso e cerca di accettare i tuoi limiti. Cerca di concentrarti sui progressi che hai fatto invece di concentrarti sugli errori o sui fallimenti.
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